Azure Saving Plan cos’è e come funziona?

L’Azure Saving Plan è un metodo semplice e flessibile per risparmiare rispetto ai prezzi pay-as-you-go (PAYG), impegnandosi a spendere una certa somma oraria per 1 o 3 anni.
Esempio: 20€ all’ora per 1 anno.

Rispetto alle reservation, i saving plan sono ideali per carichi di lavoro dinamici o ambienti in cambiamento.
Microsoft dichiara uno sconto fino al 65%, ma in pratica varia tra l’15% e il 65%, in base a:

  • tipo di istanza
  • area geografica
  • utilizzo effettivo

Simulazione di risparmio:

  1. Vai su Azure Pricing Calculator
  2. Seleziona una Virtual Machine nella region desiderata
  3. Seleziona la durata del Saving Plan (1 o 3 anni)

Confrontando, ad esempio, il costo di una VM Windows D2v3 attivata in Italy North si ottengono i seguenti costi (23/06/2025):

  • Pay as you Go: 131,76 €
  • Saving Plan per 1 anno: 118,02 € (circa 19 % di sconto)
  • Saving Plan per 3 anni: 100,66 € (circa 43 % di sconto)
  • Reserved Instance 1 anno: 101,16 € (circa 42 % di sconto)
  • Reserved Instance 3 anni: 86,56 € (circa 62 % di sconto)

Come si può notare la Reserved Instance rimane la scelta più economica ma di seguito vi spiego i vantaggi del Saving Plan


Come funziona un Piano di Risparmio Azure?

Con il Saving Plan ci si impegna a consumare una spesa oraria per una durata stabilita (1 o 3 anni).
Microsoft applica automaticamente lo sconto fino all’importo orario impegnato

  • Se consumi meno: paghi comunque l’intero importo.
  • Se superi: l’eccedenza viene fatturata a prezzo PAYG.

Esempio: se ti impegni a 15€ / ora ma consumi solo 13 €, i residui 2€ si possono usare nello stesso intervallo orario, ma non si accumulano per le ore successive.

Quando si crea un Saving Plan si possono configurare le seguenti impostazioni:

  • Spesa oraria
  • Durata (1 o 3 anni)
  • Ambito (scope)
  • Modalità di pagamento (mensile o anticipato)

L’ambito predefinito è condiviso tra tutte le sottoscrizioni, ma può essere cambiato a gruppo di risorse, singola sottoscrizione o gruppo di gestione.


Servizi coperti dal Piano di Risparmio Azure per il Calcolo

  • Tutte le serie di VM (escluse BareMetal e Av1)
  • Azure Kubernetes Service (AKS)
  • Azure Databricks
  • Azure Virtual Desktop (AVD)
  • Azure Functions (Premium)
  • App Service (Premium v3, Isolated v2)
  • Azure Container Instances
  • Azure Dedicated Hosts
  • Azure Spring Apps Enterprise

Pro e Contro dei Piani di Risparmio

Vantaggi:

  • Risparmio fino al 65%
  • Applicazione automatica
  • Flessibilità su regioni, VM, OS
  • Diverse opzioni di pagamento
  • Prevedibilità dei costi
  • Ambito personalizzabile
  • Valido in più regioni

Svantaggi:

  • “Usalo o perdilo”: paghi anche se non usi
  • Nessuna cancellazione o rimborso
  • Non copre software, rete o storage
  • Richiede impegno
  • Meno risparmio rispetto a Reserved Instances
  • Limitato alle risorse di calcolo

Meglio Azure Reservations o Savings Plans?

CaratteristicaReservationsSavings Plans
FlessibilitàBassaAlta
ScontoPiù altoPiù basso
Vincoli su VMSpecificiNo
Vincoli su RegionVincolataNo
Cancellabile?ParzialmenteNo

Per ottenere il massimo del risparmio conviene utilizzare sia le Azure Reservation che i Saving Plan:


Per maggiori dettagli visita questa pagina: https://learn.microsoft.com/it-it/azure/cost-management-billing/savings-plan/savings-plan-compute-overview

Aggiornamento del sistema operativo Azure Local a una nuova versione

Il 31 Ottobre 2025 finirà il supporto per Azure Local, con sistema operativo versione 25398.xxxx (23H2).
Da quella data, non verranno più forniti aggiornamenti mensili di sicurezza e qualità; l’assistenza Microsoft sarà disponibile solo per supporto all’upgrade.
I sistemi continueranno a funzionare normalmente, la fatturazione non verrà interrotta e le funzionalità di registrazione e riparazione resteranno operative.

E’ ovviamente caldamente suggerito procedere quanto prima all’aggiornamento dei sistemi, sono disponibili diverse opzioni per passare ad Azure Local con OS versione 26100.xxxx (24H2), a seconda del contesto di partenza:

Scenario 1 – Se si utilizza già Azure Local con OS 25398.xxxx, non è richiesta alcuna azione: l’aggiornamento verrà applicato automaticamente via “solution update” 2509 quando sarà rilasciato. Chi lo desidera può richiedere un opt-in per ricevere la versione 26100.xxxx prima del rilascio 2509, con supporto in produzione.

Scenario 2: utenti su Azure Stack HCI 22H2 (20349.xxxx) possono ora eseguire un upgrade diretto alla 24H2 (26100.xxxx) usando i media scaricabili e PowerShell, saltando la versione 23H2 per ridurre riavvii e impatti sulla manutenzione.
Al termine dell’upgrade OS sarà necessario completare i task post-aggiornamento e verificare la readiness dell’infrastruttura alla soluzione aggiornata. La “solution upgrade” sulla 24H2 non è ancora abilitata, ma verrà presto resa disponibile.

Scenario 3: se si è già aggiornato alla 23H2 (25398.xxxx) senza applicare la “solution upgrade”, è consigliato completare i task post aggiornamrento OS, convalidare la readiness e procedere all’upgrade della soluzione.

Azure Charts: la mappa dinamica e interattiva dell’ecosistema Microsoft Azure

Azure Charts è un progetto creato da Alexey Polkovnikov, Cloud Solution Architect, con l’obiettivo di offrire una visione interattiva, completa e sempre aggiornata dello stato dell’ecosistema Microsoft Azure. Si tratta di una piattaforma indipendente, non ufficialmente affiliata a Microsoft, che raccoglie e organizza in modo visuale una vasta gamma di informazioni utili su servizi, aggiornamenti, funzionalità e metriche di Azure. Nonostante sia costruita con strumenti Microsoft e aggiornata automaticamente tramite Azure Functions e Azure DevOps, il progetto non è coperto da alcun SLA.

Alla base del progetto c’è un approccio altamente ingegnerizzato all’informazione cloud, definito dall’autore come “Cloud Charts Manifesto”. Azure Charts raccoglie dati da fonti pubbliche come Microsoft.com, YouTube, StackOverflow, GitHub e modelli GPT, e li struttura per permettere agli utenti di navigare facilmente tra le novità, i livelli di disponibilità (SLA), i tipi di servizi offerti e gli aggiornamenti annunciati.

Oltre a essere uno strumento di consultazione, Azure Charts funge anche da guida all’apprendimento e da supporto architetturale: propone infatti percorsi di formazione dinamici, esempi pratici, integrazioni con Azure Portal e SharePoint, e una serie di visualizzazioni utili a sviluppatori, architetti cloud e decisori IT.

In definitiva, Azure Charts si presenta come una risorsa preziosa per chi desidera tenere sotto controllo l’evoluzione di Azure in tempo reale, sfruttando un’interfaccia intuitiva e una struttura informativa curata nei dettagli.

Visita il sito Azure Charts: https://azurecharts.com/

Microsoft è Leader per la 18ª volta consecutiva nel Gartner Magic Quadrant 2025 per piattaforme di analytics e BI

Microsoft è stata riconosciuta come Leader nel Gartner Magic Quadrant 2025 per le piattaforme di Analytics e Business Intelligence (BI), confermando la propria posizione per il 18° anno consecutivo.

Il riconoscimento evidenzia il ruolo di Microsoft come punto di riferimento nel settore, grazie alla sua visione strategica e alla capacità di esecuzione.

Motivi principali del riconoscimento

Microsoft si è distinta nel quadrante di Gartner per diversi motivi chiave:

  • Punteggio più alto per “Completezza della Visione” e “Capacità di Esecuzione”, per il settimo anno consecutivo.
  • Successo di Power BI, uno degli strumenti di BI più diffusi al mondo.
  • Integrazione con Microsoft Fabric, una piattaforma SaaS unificata che include funzionalità di data lake, automazioni, analisi in tempo reale, supporto a Python e modelli semantici.
  • Crescita rapida della formazione certificata, con oltre 30.000 professionisti che hanno ottenuto la certificazione “Fabric Analytics Engineer”, rendendola la certificazione Microsoft a crescita più rapida.

Novità introdotte con Copilot in Power BI

Per migliorare l’accessibilità e l’interazione con i dati, Microsoft ha introdotto funzionalità basate sull’intelligenza artificiale:

  • “Chat with your data” (attualmente in anteprima): consente di porre domande sui dati in linguaggio naturale direttamente da un’interfaccia a schermo intero, sfruttando report, modelli semantici e agenti Fabric.
  • Obiettivo dell’AI: permettere a tutti gli utenti aziendali – dai profili tecnici a quelli meno esperti – di generare insights in modo semplice e immediato.

Funzionalità avanzate per i professionisti dei dati

Microsoft ha anche introdotto strumenti pensati per migliorare l’efficienza operativa e l’integrazione tra dati e processi:

  • “Translytical task flows” (in anteprima): permettono di eseguire azioni su sistemi transazionali direttamente dalle dashboard analitiche, senza passaggi intermedi.
  • “Direct Lake”: garantisce accesso diretto e veloce ai dati nel data lake, senza la latenza tipica della modalità DirectQuery.
  • Adozione da parte di grandi organizzazioni, come Lumen e Make-A-Wish Foundation, che hanno sfruttato queste tecnologie per ottenere insight in tempo reale e migliorare la governance dei dati.

Microsoft punta sul cloud “sovrano” in Europa: più controllo e sicurezza per dati e servizi digitali

Microsoft ha deciso di investire ancora di più in Europa, offrendo alle aziende e alle istituzioni pubbliche nuove soluzioni cloud pensate per garantire massimo controllo, trasparenza e sicurezza nella gestione dei dati. L’obiettivo? Dare ai clienti europei strumenti concreti per proteggere i propri dati e restare sempre in linea con le leggi dell’Unione Europea.

Una nuova offerta: il Sovereign Cloud privato

La novità principale riguarda l’introduzione – in anteprima – di un nuovo cloud privato sovrano. Si tratta di un ambiente cloud dedicato, altamente sicuro, progettato per chi lavora in settori delicati (come sanità, pubblica amministrazione o finanza), e ha bisogno di tenere i dati interamente sotto controllo europeo.

Questa soluzione è pensata per essere flessibile: può funzionare in modo isolato oppure essere integrata con altri servizi cloud di Microsoft. In ogni caso, l’accesso remoto ai sistemi sarà gestito solo da personale Microsoft europeo, autorizzato e monitorato in tempo reale, per garantire che tutto avvenga nel pieno rispetto delle leggi UE.

Il ruolo del Data Guardian: protezione e supervisione

Microsoft ha anche annunciato l’introduzione della figura del Data Guardian, un “custode dei dati” incaricato di vigilare sul rispetto della sovranità digitale. Questo significa che soltanto dipendenti Microsoft residenti in Europa potranno intervenire nei sistemi europei, e ogni accesso sarà controllato con la massima trasparenza.

Questa novità rafforza l’impegno già esistente dell’azienda con l’EU Data Boundary, il piano che punta a mantenere tutti i dati dei clienti europei all’interno del territorio UE.


Cloud Privato Sovrano con Azure Local e Microsoft 365 Local

Oltre a rafforzare i controlli negli ambienti di cloud pubblico, Microsoft si preoccupa anche dei scenari che richiedono che determinati carichi di lavoro vengano eseguiti in un ambiente fisico sotto il pieno controllo del cliente.

Azure Local fornisce i servizi cloud Microsoft direttamente presso le sedi dei clienti, consentendo alle organizzazioni di soddisfare requisiti specifici di residenza dei dati e sovranità. Include le funzionalità principali di Azure — come calcolo, archiviazione, rete e servizi di virtualizzazione — offrendo al contempo un’esperienza coerente sia per la gestione sia per gli sviluppatori.

Azure Local è ideale per erogare servizi più vicini al luogo in cui i dati vengono generati o regolamentati, sia all’interno del paese, on-premise o in data center gestiti da partner.


Annuncio di Microsoft 365 Local

Microsoft 365 Local offrirà ai clienti un’opzione aggiuntiva combinando il software server di produttività Microsoft in un ambiente Azure Local che potrà essere eseguito interamente nel data center del cliente.

Questo fornisce un quadro semplificato per la distribuzione e la gestione, consentendo alle organizzazioni di eseguire i server di produttività affidabili di Microsoft in ambienti sotto il loro pieno controllo.

Basato sull’architettura di riferimento validata e alimentato da Azure Local, Microsoft 365 Local permette ai clienti di distribuire carichi di lavoro di produttività Microsoft, come Exchange Server e SharePoint Server, nei propri data center o in ambienti cloud sovrani — con pieno controllo su sicurezza, conformità e governance.

Il Private Sovereign Cloud è progettato per governi, industrie critiche e settori regolamentati che devono rispettare i più alti standard in termini di residenza dei dati, autonomia operativa e accesso disconnesso.


Crescita dei data center e garanzie legali per l’Europa

Per supportare tutte queste novità, Microsoft ha annunciato un importante piano di espansione infrastrutturale: nei prossimi due anni, il numero dei data center presenti in Europa aumenterà del 40%, coprendo almeno 16 Stati. Si tratta di investimenti miliardari, già in corso, che rafforzano la presenza dell’azienda sul continente.

Non solo: Microsoft ha anche preso un impegno legale forte. Se dovessero arrivare richieste da parte del governo statunitense (o di altri Paesi extra-UE) per accedere o bloccare dati in Europa, l’azienda è pronta a opporvisi in tribunale. Sono già pronti anche piani di emergenza, come la possibilità di salvare codice critico in Svizzera, a disposizione dei partner europei in caso di necessità.


Un comitato europeo per garantire trasparenza e rispetto delle regole

A coronare questa strategia, verrà istituito un comitato di governance europeo, formato da dirigenti con base nel continente, che avranno il compito di vigilare sull’operato locale dell’azienda e assicurare che ogni attività sia coerente con i valori e le normative dell’Unione Europea.


In conclusione

Con queste mosse, Microsoft si propone come partner affidabile per la trasformazione digitale dell’Europa, mettendo al centro la sovranità dei dati, la trasparenza e la conformità alle regole locali. Una scelta che guarda al futuro, dove il cloud sarà sempre più presente, ma anche più responsabile e controllato.

In arrivo la Faq Web Part in SharePoint con la potenza di Microsoft 365 Copilot

Sta arrivando in anteprima pubblica (il rilascio inizia alla fine di giugno 2025 e si completa entro la fine di luglio 2025) una nuova webpart in SharePoint online che permette di creare in maniera facile e veloce una lista di domande e risposte dandogli in pasto le informazioni tramite documenti word, PowerPoint, PDF, Loop e trascrizioni di meeting.

Alcune idee per sfruttare la Web Part FAQ:

  • Evento: Dettagli sull’evento, orari e logistica
  • Prodotto: Annunci di prodotto, aggiornamenti delle funzionalità e guide per l’utente
  • Policy: Procedure HR, IT, conformità e procedure operative standard

Come funziona

  1. Input di contenuti strutturati e non strutturati: La funzionalità accetta vari tipi di contenuti come input.
  2. Elaborazione basata sull’IA: Viene applicata un’elaborazione basata sull’intelligenza artificiale per estrarre e suggerire voci FAQ significative.
  3. Output organizzato: Vengono prodotti output organizzati e categorizzati delle FAQ.
  4. Affinamento manuale: Gli autori possono affinare manualmente queste voci per garantire contenuti di alta qualità e affidabili.

Facile condivisione e feedback

Una volta pubblicata, la tua FAQ è pronta per essere condivisa via email con un clic. Ogni interazione tramite lo strumento di feedback integrato aiuta a migliorare le risposte di Copilot e migliorare l’esperienza.

Domande frequenti

Quali sono i requisiti di licenza Copilot per questa funzionalità?

Il requisito di licenza dipende dal ruolo specifico di un utente. Le regole sono le seguenti:

  • Visualizzatori: Nessuna licenza Copilot richiesta.
  • Creatori e editori: È richiesta una licenza Microsoft 365 Copilot per creare e modificare il componente Web FAQ. Se manca la licenza, il componente Web non viene visualizzato nel selettore dei componenti Web.

Inclusione dei costi delle Reservation nei report e altre novità del Cost Management

A partire da marzo 2025, Microsoft ha introdotto la possibilità di visualizzare i costi delle Reservation direttamente nel report dei costi di Azure, sia come “Actual Cost” (costo effettivo) che come “Amortized Cost” (costo ammortizzato).

Questa funzionalità consente di associare i costi delle riserve alle risorse effettivamente utilizzate e facilitare la gestione dei costi.

Ma questa è solo una delle novità recentemente introdotte sul Cost Management; scopri le altre:

Suggerimenti di Copilot

Copilot è un ottimo modo per ottenere risposte alle tue domande sui costi utilizzando il linguaggio naturale. Con la funzionalità “Visualizza in Cost analysis”, puoi anche navigare direttamente in Cost analysis per una vista personalizzata basata sul tuo prompt.

Sono stati aggiunti esempi di prompt nella pagina panoramica per incoraggiare e guidare gli utenti a interagire con Copilot in modo più efficace. Questi suggerimenti sono progettati meticulosamente per guidare gli utenti attraverso funzionalità essenziali come la suddivisione dei costi attuali, il confronto dei costi tra periodi diversi e la previsione, il tutto senza incontrare problemi legati alla progettazione del prompt.

Prova i suggerimenti di esempio oggi stesso e scopri come Copilot può aiutarti a gestire i tuoi costi.

FOCUS di apprendimento: Introduzione di un formato di dati di fatturazione aperto

La FinOps Open Cost and Usage Specification (FOCUS) è un’iniziativa innovativa per definire un formato comune per i dati di fatturazione che consenta alle organizzazioni di comprendere meglio i modelli di costo e utilizzo e ottimizzare la spesa e le prestazioni, indipendentemente dal cloud, dai servizi Software as a Service (SaaS) o dai servizi on-premises che utilizzi. Come nuovo linguaggio di FinOps, FOCUS consente ai professionisti di collaborare in modo più efficiente ed efficace con i colleghi in tutta l’organizzazione e persino massimizzare la trasferibilità e l’onboarding per i nuovi membri del team, facendo partire le persone più rapidamente.

Nuovi requisiti di sicurezza per i Partner Microsoft

A partire dal 1° ottobre 2025, Microsoft introdurrà nuovi requisiti di sicurezza per tutti i partner che partecipano al programma Cloud Solution Provider (CSP). Queste misure mirano a rafforzare la sicurezza dell’intero ecosistema e garantirne l’affidabilità.

Requisiti principali

I partner dovranno rispettare tre obblighi fondamentali:

  1. Autenticazione a più fattori (MFA)
    È obbligatorio attivare l’MFA per tutti gli utenti con ruoli amministrativi, al fine di proteggere l’accesso agli account più critici.
  2. Contatto di sicurezza designato
    Ogni organizzazione deve indicare un contatto specifico per la sicurezza all’interno del Partner Center, per assicurare una comunicazione rapida in caso di incidenti.
  3. Risposta rapida agli avvisi
    Gli avvisi di sicurezza che emergono nel Partner Center devono essere gestiti entro 24 ore, per ridurre i rischi e i tempi di esposizione alle minacce.

Valutazione della sicurezza

Microsoft ha predisposto una dashboard dedicata alla sicurezza che mostra il punteggio complessivo ottenuto dal partner sulla base della conformità ai requisiti. Questo punteggio varia da 0 a 100 e consente di valutare rapidamente la propria esposizione al rischio. Un punteggio più alto corrisponde a una maggiore aderenza alle pratiche di sicurezza richieste.

Per valutare l’attuale stato di sicurezza e verificare quale requisiti sono stati soddisfatti basta andare nel partner center, selezionare “Insights” nel menù di sinistra, selezionare “Security Requirements” o “Security Score”:

Verifica annuale

Il rispetto di questi requisiti sarà verificato una volta all’anno, nel mese corrispondente alla data di adesione iniziale al programma CSP e sarà necessario mantenere un puntegio superiore ad 80.
Il mancato rispetto potrebbe influenzare la partecipazione al programma.

Dettagli dei requisiti

Requisito: Abilitare l’autenticazione a più fattori (MFA)

Punti del punteggio di sicurezza: 20

Richiedere l’MFA per i ruoli amministrativi rende più difficile per gli attaccanti accedere agli account. I ruoli amministrativi hanno autorizzazioni superiori rispetto a quelle degli utenti standard. Se uno di questi account viene compromesso, l’intera organizzazione è esposta a rischi.

Requisito: Rispondere agli avvisi entro 24 ore in media

Punti del punteggio di sicurezza: 10

È necessario eseguire la valutazione e rispondere agli avvisi entro 24 ore dalla loro comparsa nel Partner Center, con l’obiettivo di rispondere entro un’ora. Questo requisito aiuta a garantire una protezione immediata per i tenant dei clienti e a ridurre al minimo le perdite finanziarie.

Il tempo di risposta viene misurato a partire dal momento in cui un avviso appare nel Partner Center fino al momento in cui un utente del partner effettua una modifica all’avviso, ad esempio aggiornandone lo stato o il codice di motivazione. Il tempo medio di risposta viene calcolato in base all’attività degli ultimi 30 giorni.

Requisito: Fornire un contatto per la sicurezza

Punti del punteggio di sicurezza: 20

Quando si verifica un problema relativo alla sicurezza in un tenant di un partner Cloud Solution Provider (CSP), Microsoft deve poter comunicare il problema e raccomandare le azioni appropriate a un contatto per la sicurezza designato all’interno dell’organizzazione partner. Tale contatto deve agire per mitigare e risolvere le problematiche di sicurezza il prima possibile.

Alcuni ruoli all’interno del Partner Center potrebbero non avere le competenze o l’autorità necessarie per gestire incidenti di sicurezza importanti. Tutti i partner devono aggiornare il contatto per la sicurezza del proprio tenant.

Il contatto per la sicurezza può essere una persona o una lista di distribuzione di persone responsabili delle questioni legate alla sicurezza all’interno dell’organizzazione partner.

Requisito: Tutti gli abbonamenti Azure devono avere un budget di spesa

Punti del punteggio di sicurezza: 10

Monitorare l’utilizzo degli abbonamenti Azure dei tuoi clienti ti aiuta a supportarli nella gestione del consumo di Azure e ad evitare costi superiori alle aspettative. È consigliabile discutere con i clienti le loro previsioni di spesa mensili e impostare un budget di spesa per i loro abbonamenti.

Puoi configurare notifiche che ti avvisino quando un cliente raggiunge l’80% o più del budget di spesa configurato. Il budget di spesa non rappresenta un limite massimo di spesa. È importante avvisare i clienti al raggiungimento dell’80% di utilizzo, in modo che possano pianificare la disattivazione delle risorse o prepararsi a una fattura più elevata.

Misure ancora più stringenti per il FY27

Per il FY27 Microsoft introdurrà (secondo le info ad oggi disponibili) misure ancora più striungenti per i CSP Tier 1 richiedendo:

  • Solutions Partner designations per ogni solution area
  • Support Service Designation

Guarda il CSP-Improvements-Campaign_Authorizations_One-Pager

Grandi novità in arrivo per i partner CSP Microsoft

Microsoft sta modificando alcune regole per quanto riguarda i requisiti per essere autorizzati come Cloud Solutions Provider (CSP T1 e T2) e i requisiti per ottenere gli incentivi.

Ecco le più importanti novità:

FY26 Direct bill partner (T1) requirements

FY26 direct bill Partners must:

I punti d’attenzione principali sono il nuovo valore di fatturato nell’anno precedente che passa a 1 milione di dollari e l’incremento dei costi dei piani di supporto:

Dal 1 Agosto il costo del Advanced Support for Partners passerà dai 16.500 $ ai 22.500 $ con un numero massimo di ticket pari a 20; il costo del Premier Support for Partners sarà invece calcolato in base al numero dei ticket che potranno essere acquistati a slot di 10 con un minimo di 100 portando il costo base a 55.000$.

Miglioramento dell’idoneità agli incentivi CSP in linea con i cambiamenti di autorizzazione e le aree di soluzione

Nel FY2, Microsoft introdurrà nuovi requisiti di idoneità per gli incentivi CSP per allinearli ai cambiamenti nell’autorizzazione CSP, assicurando che i partner direct bill e i rivenditori indiretti abbiano competenze coerenti con una determinata area di soluzione. Questi requisiti si basano sul conseguimento delle designazioni come Solutions Partner o sul punteggio di capacità del partner in una determinata area di soluzione, oltre a una soglia di fatturato.
Questo cambiamento entrerà in vigore il 1° ottobre 2025.

Requisiti FY26 per i partner Direct Bill (Tier 1)

I partner Direct Bill nel FY26 devono:

  • Avere l’autorizzazione CSP.
  • Avere un fatturato TTM (Trailing Twelve Months – ultimi dodici mesi) di almeno 1 milione di dollari presso PGA.
  • Avere almeno una designazione come Solutions Partner per le aree di soluzione.

Requisiti FY26 per i Rivenditori Indiretti (Tier 2)

I rivenditori indiretti nel FY26 devono:

  • Avere una designazione come Solutions Partner per le aree di soluzione oppure 25 punti di capacità partner in ciascuna area di soluzione.
  • Avere un fatturato TTM di almeno 25.000 USD.

    Questo cambiamento abiliterà i partner che non sono riusciti a ottenere una Designation a ricevere comunque gli incentivi se in uno dei 5 mesi antecedenti il loro punteggio nella solution area di riferimento è maggiore di 25:

Faq: ma i 25 punti devono essere superati in tutti i 5 mesi antecedenti il mese di maturazione degli incentivi?

NO: basta che in uno dei 5 mesi antecedenti il mese di maturazione degli incentivi il punteggio nella solution area di riferimento sia maggiore a 25.

Hai ancora dubbi?

Contattami così potremo verificare assieme il tuo stato di Microsoft partner e insieme capire se sei idoneo a maturare gli incentivi ed in caso ti aiuterò a diventarlo.

Novità dell’aggiornamento 2503 di Azure Local

Ecco le principali novità introdotte nell’aggiornamento 2503 di Azure Local, rilasciato il 31 marzo 2025:


🛠️ Installazione delle estensioni

Le estensioni non vengono più installate durante la registrazione delle macchine in Azure Local. Invece, vengono installate durante la fase di validazione della macchina, prima dell’effettivo deployment. Questo approccio garantisce che le estensioni siano correttamente distribuite, migliorando il tasso di successo complessivo.Microsoft Learn


🧩 Configurator App

La precedente interfaccia “Local UI” è stata deprecata. Microsoft ha lanciato in anteprima la “Configurator App for Azure Local”. Questa applicazione consente di registrare le macchine Azure Local, eseguire uno script di bootstrap su ciascuna di esse, configurare le impostazioni di rete e installare le estensioni necessarie di Azure Arc. Una volta completato il processo, le macchine saranno pronte per il deployment dell’ambiente tramite il portale Azure.


🚀 Deployment delle versioni

A partire da questa release, è possibile distribuire la versione corrente di Azure Local direttamente dal portale Azure. Per distribuire una versione precedente, è necessario utilizzare un template Azure Resource Manager (ARM) corrispondente alla versione desiderata.


🔐 Connessione a una VM Arc su Azure Local tramite SSH e RDP su SSH

È ora possibile connettersi a una macchina virtuale (VM) di Azure Local utilizzando i protocolli SSH o RDP su SSH, senza la necessità di visibilità diretta (line of sight) all’interno della rete dell’host. Questa funzionalità semplifica l’accesso remoto alle VM in ambienti protetti.


📊 Dashboard delle metriche di performance di Azure Local

È stato introdotto un nuovo dashboard con oltre 60 metriche per il monitoraggio delle performance. È possibile accedervi tramite Azure Monitor o il sistema Azure Local nel portale. Il dashboard offre due visualizzazioni principali: Microsoft Learn

  • Single Cluster Performance Metrics: fornisce una vista dettagliata per una risorsa specifica, suddivisa per Logical Unit Number (LUN).
  • Multi Cluster Performance Metrics: offre una vista a livello di più cluster per monitorare le performance su larga scala.

Per utilizzare il dashboard, è sufficiente assicurarsi che l’estensione TelemetryAndDiagnostics sia installata. Le metriche disponibili includono performance di storage, rete e calcolo, come operazioni di lettura/scrittura su disco, latenza, utilizzo della CPU e della memoria, e traffico di rete. Queste informazioni aiutano a identificare colli di bottiglia e ottimizzare le risorse.


🛠️ Nuovo strumento diagnostico di supporto per Azure Local

È stato introdotto uno strumento diagnostico che consente di identificare problemi comuni senza la necessità di conoscenze approfondite del prodotto. Lo strumento offre:

  • Installazione e aggiornamenti semplificati tramite PowerShell Gallery.
  • Verifiche diagnostiche basate su problemi comuni e dati di telemetria.
  • Raccolta automatica dei dati necessari per fornire supporto a Microsoft.
  • Aggiornamenti regolari con nuovi controlli e comandi utili per la gestione e la risoluzione dei problemi.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il repository ufficiale su GitHub. GitHub


🔐 Politiche WDAC per Veeam e Commvault

Windows Defender Application Control (WDAC) per Azure Local è una funzionalità di sicurezza che limita le applicazioni che possono essere eseguite sulle macchine Azure Local, consentendo solo software firmato e considerato attendibile. Per consentire l’esecuzione di software di terze parti come Veeam e Commvault, è necessario aggiungere politiche supplementari. Microsoft ha rilasciato le politiche WDAC per Veeam Backup & Replication e Commvault, compatibili con le versioni 23H2 e successive di Azure Local.


🔄 Aggiornamento dell’interfaccia utente per gli aggiornamenti

Microsoft ha rinnovato l’interfaccia utente per la gestione degli aggiornamenti, offrendo una panoramica più chiara e organizzata. Questa modifica facilita la gestione e il monitoraggio degli aggiornamenti delle macchine Azure Local.


🔌 Supporto per la configurazione switchless a 4 nodi

È stata aggiunta la documentazione per supportare una configurazione switchless a 4 nodi, che consente una distribuzione più efficiente e resiliente delle risorse. Questa configurazione è particolarmente utile in scenari di alta disponibilità e ridondanza.


⚠️ BSOD dopo l’installazione dell’aggiornamento cumulativo di marzo 2025

È stato segnalato che l’aggiornamento cumulativo di marzo 2025 per Windows Server 2025, 23H2, 2022 e 2019 può causare un Blue Screen of Death (BSOD) con un codice di errore 0x00000149. Microsoft ha confermato che è prevista una correzione per l’aggiornamento di aprile 2025 e raccomanda di rimuovere l’aggiornamento interessato.