Dopo il rilascio delle versioni SMB delle Designation Business Application, Data & AI e Infrastructure, Microsoft ha semplificato anche le regole per ottenere la Designation Solution Partner for Security introducendo il percorso PMI.
Come per le altre competenze i requisiti di qualificazione della designation sono misurati in base alle prestazioni, alle competenze e al successo dei clienti.
È necessario ottenere almeno 70 punti, con almeno 1 punto in ciascuna delle 4 metriche distribuite tra queste categorie.
📈 PRESTAZIONI
(Massimo 20 punti)
Metrica: Nuove Aggiunte di Clienti Netti
Ogni nuovo cliente SMB qualificato = 4 punti
Massimo di 5 nuovi clienti = 20 punti
Criteri per Clienti SMB Qualificati:
Azure: Almeno $600 in ACR (Azure Consumed Revenue) negli ultimi 12 mesi.
Microsoft 365: Tra 5 e 300 licenze a pagamento di carichi di lavoro idonei in un mese. Sono idonei i carichi di lavoro seguenti: Azure Active Directory Premium, Microsoft Defender per Office 365, Microsoft Defender per endpoint, Microsoft Defender per identità, Microsoft Information Protection, Intune
🎓 COMPETENZE
(Massimo 40 punti)
Metrica: Certificazioni Intermedie
3 passaggi coinvolti:
Passaggio 1 (Obbligatorio): Almeno 1 persona completa la certificazione Azure Security Engineer Associate → guadagna 4 punti
Passaggio 2 (Obbligatorio): Almeno 1 persona completa la certificazione Microsoft Security Operations Analyst → guadagna 4 punti
Passaggio 3: Ogni individuo certificato (stesso o diverso) completa una delle seguenti:
Cybersecurity Architect Expert (esame SC-100)
Identity and Access Administrator (esame SC-300)
Information Protection Administrator Associate (esame SC-400)
🤝 ESITO POSITIVO DEL CLIENTE
(Massimo 40 punti)
Metriche:
Implementazioni
Crescita dell’Uso
Queste sono monitorate separatamente per i Servizi di Sicurezza di Azure e i Carichi di Lavoro di Sicurezza di Microsoft 365. Guadagnerai punti basati su:
Numero di clienti con implementazione significativa dei servizi di sicurezza.
Crescita nell’uso di tali servizi nel tempo.
(Microsoft seleziona automaticamente il punteggio migliore tra il percorso PMI o Enterprise — non è necessario scegliere manualmente.)
💡 PERCHÉ È IMPORTANTE
Il percorso SPMI offre un campo di gioco equo per i partner più piccoli, permettendoti di:
Raggiungere la stessa prestigiosa designazione delle grandi imprese.
Essere riconosciuto come fornitore affidabile di soluzioni di sicurezza.
Sbloccare ulteriori vantaggi GTM (Go-To-Market) e di co-sell con Microsoft.
Se sei un partner focalizzato sulle PMI e hai bisogno di assistenza per navigare in questo percorso, non esitare a contattarmi.
Facciamo riconoscere la tua competenza in materia di sicurezza!
Microsoft ha recentemente annunciato un cambiamento significativo nella gestione degli aggiornamenti di Windows 11, introducendo una roadmap ufficiale per fornire maggiore chiarezza su funzionalità, tempistiche e priorità. Questa iniziativa nasce dalla necessità, espressa da numerosi professionisti IT, di avere una visione più chiara e prevedibile sugli sviluppi del sistema operativo .
📅 Cosa Troverai nella Roadmap
La roadmap di Windows 11 offre una panoramica dettagliata delle funzionalità in arrivo, suddivise in tre categorie:
In fase di validazione: Funzionalità disponibili per i tester del programma Windows Insider.
In fase di distribuzione: Funzionalità in fase di rilascio graduale agli utenti.
Disponibilità generale: Funzionalità previste per essere incluse negli aggiornamenti mensili non legati alla sicurezza.
Inoltre, la roadmap include informazioni su funzionalità annullate o rinviate, con la relativa rimozione dalla lista .
🔄 Aggiornamenti e Trasparenza
Microsoft ha sottolineato l’importanza della trasparenza, dichiarando: “Abbiamo avuto il privilegio di parlare con migliaia di professionisti IT in tutto il mondo riguardo alla gestione di Windows. Una cosa è chiara: la necessità di maggiore trasparenza su ciò che viene rilasciato e quando, per poter gestire efficacemente i cambiamenti” .
🧠 Funzionalità in Arrivo
Alcune delle principali funzionalità in arrivo includono:
Recall AI: Una funzionalità che consente di catturare schermate delle attività svolte, creando una cronologia ricercabile. Disponibile inizialmente su PC Copilot+ con processori Qualcomm, è in fase di estensione anche a dispositivi con processori Intel e AMD .
Click to Do: Un assistente AI che analizza il contenuto dello schermo e suggerisce azioni pertinenti, come la ricerca di testo o immagini .
Ricerca Semantica: Una nuova modalità di ricerca che permette di utilizzare frasi descrittive per trovare file o impostazioni, migliorando l’esperienza utente .
Protezione dell’Amministratore: Una nuova funzionalità di sicurezza che limita i privilegi di amministratore, riducendo i rischi associati a malware o script dannosi .
📅 Tempistiche di Rilascio
Microsoft ha previsto che la roadmap venga aggiornata mensilmente, fornendo così agli utenti e ai professionisti IT una pianificazione chiara e aggiornata degli sviluppi futuri.
La gestione degli aggiornamenti è una delle attività fondamentali per garantire la sicurezza, l’affidabilità e la stabilità dei sistemi informatici. In ambienti distribuiti e su larga scala, però, può diventare una sfida complessa e dispendiosa in termini di tempo. Per rispondere a queste esigenze, Microsoft ha introdotto Azure Update Manager, una soluzione nativa e completamente integrata nel portale Azure che permette di automatizzare e semplificare il processo di aggiornamento di macchine virtuali, sia Windows che Linux, indipendentemente dal fatto che si trovino nel cloud o on-premises (grazie all’integrazione con Azure Arc).
Questo strumento consente alle aziende di centralizzare la gestione degli aggiornamenti, programmare attività di manutenzione, monitorare lo stato delle patch e ridurre al minimo i tempi di inattività, tutto da un’unica interfaccia. In questo articolo vedremo come funziona Azure Update Manager, quali sono i requisiti per iniziare a usarlo, e come può essere configurato per gestire gli aggiornamenti in modo efficiente e scalabile.
✅ Requisiti
Per utilizzare Azure Update Manager, sono necessari:
Circa 15 minuti di tempo
Un abbonamento Azure
Un server Azure o un server gestito tramite Azure Arc
🖥️ Sistemi supportati
Azure Update Manager supporta:
VM Windows in Azure (SQL/Non-SQL)
VM Windows gestita tramite Azure Arc (SQL/Non-SQL)
VM Linux in Azure (alcune distribuzioni)
VM Linux gestita tramite Azure Arc (alcune distribuzioni)
I sistemi operativi client Windows (10/11) non sono ufficialmente supportati; per l’aggiornamento e la gestione dei sistemi operativi client consiglio l’utilizzo di Microsoft Intune.
⚙️ Funzionalità principali
Azure Update Manager offre:
Valutazioni automatiche giornaliere per nuovi aggiornamenti
Installazione manuale di aggiornamenti critici
Installazione automatica secondo le configurazioni di manutenzione
Configurazioni di manutenzione personalizzabili
🛠️ Aggiungere un server a Azure Update Manager
Per aggiungere un server:
Accedere alla VM e, sotto “Operazioni”, selezionare “Aggiornamenti”
Cliccare su “Impostazioni aggiornamenti”
Abilitare la valutazione periodica
Selezionare “Pianificazioni gestite dal cliente” per l’orchestrazione delle patch
Se la VM supporta Hotpatching, disabilitarlo per utilizzare Azure Update Manager.
📋 Gestire più server
Per gestire più server:
Accedere alla sezione “Macchine” di Azure Update Manager
Selezionare le macchine desiderate e cliccare su “Impostazioni aggiornamenti”
Utilizzare i menu a discesa per applicare le impostazioni di aggiurnamento a tutte le macchine selezionate
🛠️ Creare configurazioni di manutenzione
Le configurazioni di manutenzione definiscono:
Ambito delle macchine
Pianificazione degli aggiornamenti (orario, frequenza, azione di riavvio)
Categorie di aggiornamenti da installare
Eventi da eseguire prima dell’installazione (es. invio di email o notifiche)
È possibile creare più configurazioni per esigenze diverse.
💡 Consigli
Installare gli aggiornamenti in “anelli” per evitare di applicarli a tutti i server contemporaneamente
Gli aggiornamenti hanno una probabilità dello 0,1% di fallire; è consigliabile avere backup e personale pronto
Riavviare i server dopo l’installazione degli aggiornamenti durante la finestra di manutenzione
💰 Costi di Azure Update Manager
✅ Gratuito per:
Macchine virtuali (VM) in Azure: la gestione degli aggiornamenti è inclusa senza costi aggiuntivi.
VM Azure Stack HCI con benefici Azure abilitati: nessun costo per la gestione degli aggiornamenti.
💵 A pagamento per:
Server abilitati ad Azure Arc: il costo è di $5 al mese per server, calcolato su base giornaliera di $0,16 per giorno di utilizzo. Il costo è proporzionato ai giorni in cui il server è connesso e gestito da Azure Update Manager.
🛡️ Esenzioni dai costi
Non si applicano costi aggiuntivi per i server abilitati ad Azure Arc nei seguenti casi:
Extended Security Updates (ESU): se il server è abilitato per la consegna degli aggiornamenti di sicurezza estesi tramite Azure Arc.
Microsoft Defender for Servers Plan 2: se il piano è attivo nella sottoscrizione che ospita il server abilitato ad Azure Arc.
📅 Periodo di transizione gratuito
Se hai utilizzato la soluzione di gestione degli aggiornamenti di Azure Automation per i server abilitati ad Azure Arc prima del 1° settembre 2023, puoi continuare a utilizzare Azure Update Manager gratuitamente fino al 18 settembre 2024. Dopo tale data, si applicheranno i costi standard.
Per una stima personalizzata dei costi in base alla tua configurazione, puoi utilizzare il Calcolatore prezzi di Azure.
✅ Conclusione
Azure Update Manager rappresenta una soluzione potente e scalabile per la gestione centralizzata degli aggiornamenti in ambienti Azure, on-premises e multi-cloud. Grazie alla sua profonda integrazione con l’ecosistema Microsoft, offre numerosi vantaggi:
Gestione centralizzata: monitoraggio e applicazione degli aggiornamenti su macchine Windows e Linux da un unico pannello di controllo.
Flessibilità operativa: possibilità di pianificare aggiornamenti durante finestre di manutenzione definite, applicare patch in tempo reale o utilizzare funzionalità come hotpatching per ridurre i riavvii.
Conformità e sicurezza: tracciamento avanzato dello stato di aggiornamento e gestione delle patch di sicurezza, inclusi gli aggiornamenti di sicurezza estesi per Windows Server 2012 e SQL Server tramite Azure Arc.
Automazione e reporting: valutazioni periodiche automatiche, report personalizzati e avvisi per monitorare e gestire efficacemente gli aggiornamenti.
Controllo granulare degli accessi: utilizzo del controllo degli accessi basato su ruoli (RBAC) per delegare compiti di gestione delle patch a livello di singola risorsa.
In sintesi, Azure Update Manager è ideale per le organizzazioni che operano principalmente in ambienti Azure o ibridi, offrendo una soluzione integrata e scalabile per la gestione degli aggiornamenti.
Forrester ha appena pubblicato il report The Forrester Wave™: Business Intelligence Platforms, Q2 2025, sfatando due convinzioni diffuse sulla Business Intelligence (BI):
1. La BI è più viva che mai. Nonostante da anni si proclami la “fine della BI”, i dati raccontano un’altra storia. La Business Intelligence continua a essere fondamentale per trasformare i dati in decisioni concrete e guidare le strategie aziendali.
2. La GenAI non è la fine della BI, ma un potenziamento. Tutti i principali fornitori di BI stanno integrando funzionalità di intelligenza artificiale generativa nelle loro piattaforme, sfruttando modelli linguistici avanzati. Ma ciò che conta davvero è come viene fatta questa integrazione.
Capacità della Piattaforma: Power BI soddisfa praticamente qualsiasi esigenza di Business Intelligence a livello aziendale, offrendo una soluzione completa per l’analisi dei dati.
Funzionalità di Intelligenza Artificiale Generativa: Power BI ha ottenuto il punteggio più alto tra tutti i vendor in questa categoria, dimostrando la sua leadership nell’integrazione dell’IA generativa.
Strategia e Innovazione: Forrester ha sottolineato l’investimento costante di Microsoft nell’innovazione e il solido ecosistema di partner che supporta l’adozione diffusa della piattaforma.
Le infrastrutture on-premise producono CO2 sia per l’energia necessaria per l’alimentazione ed anche per quella per il raffreddamento della sala server.
La migrazione dei server al cloud non significa che tali emissioni non contino: tali emissioni sono generate in un altro luogo. C’è però da considerare che i datacenter pubblici sono ottimizzati per evitare sprechi energetici e quindi per ridurre l’emissione di CO2.
Azure offre diverse opzioni di ottimizzazione delle emissioni di carbonio per aiutare le organizzazioni a monitorare e ridurre le emissioni di CO2 e operare in modo più sostenibile.
È possibile trovare questa opzione nel portale di Azure cercando “Carbon Optimization”:
Nel riquadro “Dettagli emissioni “Emission Details” sono disponibili alcune informazioni più dettagliate che permettono di vedere i consumi raggruppati per:
Sottoscrizione
Resource Group
Resource
Resource Type
Location
Nella tab “Emission Reduction” vengono presentati consigli su come ridurre le emissioni ad esempio riducendo le dimensioni delle VM:
Un altro fattore da considerare è che l’energia utilizzata per alimentare i server on-premise viene per lo più fornita con energia “grigia”.
Microsoft Azure garantisce che almeno il 50% dell’energia provenga da fonti rinnovabili come il solare, l’eolico e l’idroelettrico.
Entro la fine del 2025, Microsoft si impegnerà a raggiungere l’obiettivo del 100% di enegia “pulita”.
Microsoft Azure e Microsoft 365 permettono poi di rivedere e ammodernare le configurazioni permettendo di sostituire sistemi e configurazioni tradizionali verso sistemi moderni che permettono di ridurre numero di VM o richieste di risorse passando da modello IaaS verso SaaS o PaaS; ecco alcune idee:
Manca circa 1 mese al Global Azure 2025: una serie di eventi che si terranno in varie città in tutto il mondo nelle prime settimane di Maggio.
In ogni evento ci saranno sessioni su argomenti Sys, Dev, Data, AI etc che hanno ovviamente attinenza con Microsoft Azure.
In Italia verranno organizzati quattro eventi:
Global Azure 2025 Veneto 9 maggio 2025 Elevator Innovation Hub, Viale A. Fusinato 8, Vicenza https://veneto.globalazure.it In questa tappa io e Michele Ariis terremo una sessione su AVD: Azure Virtual Desktop Masterclass
Global Azure 2025 Pordenone 10 maggio 2025 Consorzio Universitario di Pordenone, Via Prasecco, 3/A, 33170, Pordenone https://globalazure2025pn.1nn0va.it/ In questa tappa farò una sessione di Envisioning dove fornirò alcune idee e possibilità ottenibili con Microsoft Azure e TD SYNNEX.
Global Azure 2025 Torino 10 maggio 2025 Fondazione ITS ICT, Via Jacopo Durandi 10, 10143 Torino https://globalazuretorino.welol.it Qui purtroppo non ci sarò, ma ci sarà il mio collega Denis Sacchi.
Global Azure 2025 Milano 12 maggio 2025 Microsoft House, Viale Pasubio 21, Milano https://www.azuremeetupmilano.it/ Qui vorrei esserci, viceversa vi lascio nella mani dei colleghi De Soyza Deeshan e Vito Trentadue
Non vi siete ancora iscritti? Fatelo subito! E supportate l’evento sui social con l’hashtag #GlobalAzure.
Entro la fine di aprile, i clienti Microsoft Fabric con SKU F2 e successive avranno accesso a Copilot, agli agenti di dati Fabric e altro ancora.
Fino ad adesso solo le SKU dalla F64 permettevano l’utilizzo di Copilot for Microsoft Fabric.
Le funzionalità di intelligenza artificiale di Fabric sono progettate appositamente per aiutare gli utenti a creare, collaborare e innovare in modo più efficace. Dalla generazione di visualizzazioni dei dati in Power BI al miglioramento dell’automazione e delle informazioni dettagliate in Microsoft Fabric, Copilot offre un nuovo livello di facilità e intelligenza alle attività quotidiane. Allo stesso modo, gli agenti di dati Fabric aiutano a migliorare il processo decisionale basato sui dati, consentendo agli utenti di interagire con i dati aziendali utilizzando il linguaggio naturale. Gli agenti di dati fabric comprendono il contesto di dati unico della tua organizzazione e possono ridurre significativamente il tempo necessario per generare, esplorare e scoprire le informazioni dettagliate sui dati.
Poiché sfrutta la capacità esistente, non è necessario acquistare risorse aggiuntive. Per i clienti con sede negli Stati Uniti e nelle regioni dell’UE, Copilot è abilitato per impostazione predefinita. Per i clienti al di fuori degli Stati Uniti e dell’UE, è sufficiente accedere alle impostazioni di amministrazione in Microsoft Fabric o Power BI e abilitare la configurazione di Copilot e Azure OpenAI.