Azure Saving Plan cos’è e come funziona?

L’Azure Saving Plan è un metodo semplice e flessibile per risparmiare rispetto ai prezzi pay-as-you-go (PAYG), impegnandosi a spendere una certa somma oraria per 1 o 3 anni.
Esempio: 20€ all’ora per 1 anno.

Rispetto alle reservation, i saving plan sono ideali per carichi di lavoro dinamici o ambienti in cambiamento.
Microsoft dichiara uno sconto fino al 65%, ma in pratica varia tra l’15% e il 65%, in base a:

  • tipo di istanza
  • area geografica
  • utilizzo effettivo

Simulazione di risparmio:

  1. Vai su Azure Pricing Calculator
  2. Seleziona una Virtual Machine nella region desiderata
  3. Seleziona la durata del Saving Plan (1 o 3 anni)

Confrontando, ad esempio, il costo di una VM Windows D2v3 attivata in Italy North si ottengono i seguenti costi (23/06/2025):

  • Pay as you Go: 131,76 €
  • Saving Plan per 1 anno: 118,02 € (circa 19 % di sconto)
  • Saving Plan per 3 anni: 100,66 € (circa 43 % di sconto)
  • Reserved Instance 1 anno: 101,16 € (circa 42 % di sconto)
  • Reserved Instance 3 anni: 86,56 € (circa 62 % di sconto)

Come si può notare la Reserved Instance rimane la scelta più economica ma di seguito vi spiego i vantaggi del Saving Plan


Come funziona un Piano di Risparmio Azure?

Con il Saving Plan ci si impegna a consumare una spesa oraria per una durata stabilita (1 o 3 anni).
Microsoft applica automaticamente lo sconto fino all’importo orario impegnato

  • Se consumi meno: paghi comunque l’intero importo.
  • Se superi: l’eccedenza viene fatturata a prezzo PAYG.

Esempio: se ti impegni a 15€ / ora ma consumi solo 13 €, i residui 2€ si possono usare nello stesso intervallo orario, ma non si accumulano per le ore successive.

Quando si crea un Saving Plan si possono configurare le seguenti impostazioni:

  • Spesa oraria
  • Durata (1 o 3 anni)
  • Ambito (scope)
  • Modalità di pagamento (mensile o anticipato)

L’ambito predefinito è condiviso tra tutte le sottoscrizioni, ma può essere cambiato a gruppo di risorse, singola sottoscrizione o gruppo di gestione.


Servizi coperti dal Piano di Risparmio Azure per il Calcolo

  • Tutte le serie di VM (escluse BareMetal e Av1)
  • Azure Kubernetes Service (AKS)
  • Azure Databricks
  • Azure Virtual Desktop (AVD)
  • Azure Functions (Premium)
  • App Service (Premium v3, Isolated v2)
  • Azure Container Instances
  • Azure Dedicated Hosts
  • Azure Spring Apps Enterprise

Pro e Contro dei Piani di Risparmio

Vantaggi:

  • Risparmio fino al 65%
  • Applicazione automatica
  • Flessibilità su regioni, VM, OS
  • Diverse opzioni di pagamento
  • Prevedibilità dei costi
  • Ambito personalizzabile
  • Valido in più regioni

Svantaggi:

  • “Usalo o perdilo”: paghi anche se non usi
  • Nessuna cancellazione o rimborso
  • Non copre software, rete o storage
  • Richiede impegno
  • Meno risparmio rispetto a Reserved Instances
  • Limitato alle risorse di calcolo

Meglio Azure Reservations o Savings Plans?

CaratteristicaReservationsSavings Plans
FlessibilitàBassaAlta
ScontoPiù altoPiù basso
Vincoli su VMSpecificiNo
Vincoli su RegionVincolataNo
Cancellabile?ParzialmenteNo

Per ottenere il massimo del risparmio conviene utilizzare sia le Azure Reservation che i Saving Plan:


Per maggiori dettagli visita questa pagina: https://learn.microsoft.com/it-it/azure/cost-management-billing/savings-plan/savings-plan-compute-overview

Aggiornamento del sistema operativo Azure Local a una nuova versione

Il 31 Ottobre 2025 finirà il supporto per Azure Local, con sistema operativo versione 25398.xxxx (23H2).
Da quella data, non verranno più forniti aggiornamenti mensili di sicurezza e qualità; l’assistenza Microsoft sarà disponibile solo per supporto all’upgrade.
I sistemi continueranno a funzionare normalmente, la fatturazione non verrà interrotta e le funzionalità di registrazione e riparazione resteranno operative.

E’ ovviamente caldamente suggerito procedere quanto prima all’aggiornamento dei sistemi, sono disponibili diverse opzioni per passare ad Azure Local con OS versione 26100.xxxx (24H2), a seconda del contesto di partenza:

Scenario 1 – Se si utilizza già Azure Local con OS 25398.xxxx, non è richiesta alcuna azione: l’aggiornamento verrà applicato automaticamente via “solution update” 2509 quando sarà rilasciato. Chi lo desidera può richiedere un opt-in per ricevere la versione 26100.xxxx prima del rilascio 2509, con supporto in produzione.

Scenario 2: utenti su Azure Stack HCI 22H2 (20349.xxxx) possono ora eseguire un upgrade diretto alla 24H2 (26100.xxxx) usando i media scaricabili e PowerShell, saltando la versione 23H2 per ridurre riavvii e impatti sulla manutenzione.
Al termine dell’upgrade OS sarà necessario completare i task post-aggiornamento e verificare la readiness dell’infrastruttura alla soluzione aggiornata. La “solution upgrade” sulla 24H2 non è ancora abilitata, ma verrà presto resa disponibile.

Scenario 3: se si è già aggiornato alla 23H2 (25398.xxxx) senza applicare la “solution upgrade”, è consigliato completare i task post aggiornamrento OS, convalidare la readiness e procedere all’upgrade della soluzione.

Azure Charts: la mappa dinamica e interattiva dell’ecosistema Microsoft Azure

Azure Charts è un progetto creato da Alexey Polkovnikov, Cloud Solution Architect, con l’obiettivo di offrire una visione interattiva, completa e sempre aggiornata dello stato dell’ecosistema Microsoft Azure. Si tratta di una piattaforma indipendente, non ufficialmente affiliata a Microsoft, che raccoglie e organizza in modo visuale una vasta gamma di informazioni utili su servizi, aggiornamenti, funzionalità e metriche di Azure. Nonostante sia costruita con strumenti Microsoft e aggiornata automaticamente tramite Azure Functions e Azure DevOps, il progetto non è coperto da alcun SLA.

Alla base del progetto c’è un approccio altamente ingegnerizzato all’informazione cloud, definito dall’autore come “Cloud Charts Manifesto”. Azure Charts raccoglie dati da fonti pubbliche come Microsoft.com, YouTube, StackOverflow, GitHub e modelli GPT, e li struttura per permettere agli utenti di navigare facilmente tra le novità, i livelli di disponibilità (SLA), i tipi di servizi offerti e gli aggiornamenti annunciati.

Oltre a essere uno strumento di consultazione, Azure Charts funge anche da guida all’apprendimento e da supporto architetturale: propone infatti percorsi di formazione dinamici, esempi pratici, integrazioni con Azure Portal e SharePoint, e una serie di visualizzazioni utili a sviluppatori, architetti cloud e decisori IT.

In definitiva, Azure Charts si presenta come una risorsa preziosa per chi desidera tenere sotto controllo l’evoluzione di Azure in tempo reale, sfruttando un’interfaccia intuitiva e una struttura informativa curata nei dettagli.

Visita il sito Azure Charts: https://azurecharts.com/

Microsoft è Leader per la 18ª volta consecutiva nel Gartner Magic Quadrant 2025 per piattaforme di analytics e BI

Microsoft è stata riconosciuta come Leader nel Gartner Magic Quadrant 2025 per le piattaforme di Analytics e Business Intelligence (BI), confermando la propria posizione per il 18° anno consecutivo.

Il riconoscimento evidenzia il ruolo di Microsoft come punto di riferimento nel settore, grazie alla sua visione strategica e alla capacità di esecuzione.

Motivi principali del riconoscimento

Microsoft si è distinta nel quadrante di Gartner per diversi motivi chiave:

  • Punteggio più alto per “Completezza della Visione” e “Capacità di Esecuzione”, per il settimo anno consecutivo.
  • Successo di Power BI, uno degli strumenti di BI più diffusi al mondo.
  • Integrazione con Microsoft Fabric, una piattaforma SaaS unificata che include funzionalità di data lake, automazioni, analisi in tempo reale, supporto a Python e modelli semantici.
  • Crescita rapida della formazione certificata, con oltre 30.000 professionisti che hanno ottenuto la certificazione “Fabric Analytics Engineer”, rendendola la certificazione Microsoft a crescita più rapida.

Novità introdotte con Copilot in Power BI

Per migliorare l’accessibilità e l’interazione con i dati, Microsoft ha introdotto funzionalità basate sull’intelligenza artificiale:

  • “Chat with your data” (attualmente in anteprima): consente di porre domande sui dati in linguaggio naturale direttamente da un’interfaccia a schermo intero, sfruttando report, modelli semantici e agenti Fabric.
  • Obiettivo dell’AI: permettere a tutti gli utenti aziendali – dai profili tecnici a quelli meno esperti – di generare insights in modo semplice e immediato.

Funzionalità avanzate per i professionisti dei dati

Microsoft ha anche introdotto strumenti pensati per migliorare l’efficienza operativa e l’integrazione tra dati e processi:

  • “Translytical task flows” (in anteprima): permettono di eseguire azioni su sistemi transazionali direttamente dalle dashboard analitiche, senza passaggi intermedi.
  • “Direct Lake”: garantisce accesso diretto e veloce ai dati nel data lake, senza la latenza tipica della modalità DirectQuery.
  • Adozione da parte di grandi organizzazioni, come Lumen e Make-A-Wish Foundation, che hanno sfruttato queste tecnologie per ottenere insight in tempo reale e migliorare la governance dei dati.

Microsoft punta sul cloud “sovrano” in Europa: più controllo e sicurezza per dati e servizi digitali

Microsoft ha deciso di investire ancora di più in Europa, offrendo alle aziende e alle istituzioni pubbliche nuove soluzioni cloud pensate per garantire massimo controllo, trasparenza e sicurezza nella gestione dei dati. L’obiettivo? Dare ai clienti europei strumenti concreti per proteggere i propri dati e restare sempre in linea con le leggi dell’Unione Europea.

Una nuova offerta: il Sovereign Cloud privato

La novità principale riguarda l’introduzione – in anteprima – di un nuovo cloud privato sovrano. Si tratta di un ambiente cloud dedicato, altamente sicuro, progettato per chi lavora in settori delicati (come sanità, pubblica amministrazione o finanza), e ha bisogno di tenere i dati interamente sotto controllo europeo.

Questa soluzione è pensata per essere flessibile: può funzionare in modo isolato oppure essere integrata con altri servizi cloud di Microsoft. In ogni caso, l’accesso remoto ai sistemi sarà gestito solo da personale Microsoft europeo, autorizzato e monitorato in tempo reale, per garantire che tutto avvenga nel pieno rispetto delle leggi UE.

Il ruolo del Data Guardian: protezione e supervisione

Microsoft ha anche annunciato l’introduzione della figura del Data Guardian, un “custode dei dati” incaricato di vigilare sul rispetto della sovranità digitale. Questo significa che soltanto dipendenti Microsoft residenti in Europa potranno intervenire nei sistemi europei, e ogni accesso sarà controllato con la massima trasparenza.

Questa novità rafforza l’impegno già esistente dell’azienda con l’EU Data Boundary, il piano che punta a mantenere tutti i dati dei clienti europei all’interno del territorio UE.


Cloud Privato Sovrano con Azure Local e Microsoft 365 Local

Oltre a rafforzare i controlli negli ambienti di cloud pubblico, Microsoft si preoccupa anche dei scenari che richiedono che determinati carichi di lavoro vengano eseguiti in un ambiente fisico sotto il pieno controllo del cliente.

Azure Local fornisce i servizi cloud Microsoft direttamente presso le sedi dei clienti, consentendo alle organizzazioni di soddisfare requisiti specifici di residenza dei dati e sovranità. Include le funzionalità principali di Azure — come calcolo, archiviazione, rete e servizi di virtualizzazione — offrendo al contempo un’esperienza coerente sia per la gestione sia per gli sviluppatori.

Azure Local è ideale per erogare servizi più vicini al luogo in cui i dati vengono generati o regolamentati, sia all’interno del paese, on-premise o in data center gestiti da partner.


Annuncio di Microsoft 365 Local

Microsoft 365 Local offrirà ai clienti un’opzione aggiuntiva combinando il software server di produttività Microsoft in un ambiente Azure Local che potrà essere eseguito interamente nel data center del cliente.

Questo fornisce un quadro semplificato per la distribuzione e la gestione, consentendo alle organizzazioni di eseguire i server di produttività affidabili di Microsoft in ambienti sotto il loro pieno controllo.

Basato sull’architettura di riferimento validata e alimentato da Azure Local, Microsoft 365 Local permette ai clienti di distribuire carichi di lavoro di produttività Microsoft, come Exchange Server e SharePoint Server, nei propri data center o in ambienti cloud sovrani — con pieno controllo su sicurezza, conformità e governance.

Il Private Sovereign Cloud è progettato per governi, industrie critiche e settori regolamentati che devono rispettare i più alti standard in termini di residenza dei dati, autonomia operativa e accesso disconnesso.


Crescita dei data center e garanzie legali per l’Europa

Per supportare tutte queste novità, Microsoft ha annunciato un importante piano di espansione infrastrutturale: nei prossimi due anni, il numero dei data center presenti in Europa aumenterà del 40%, coprendo almeno 16 Stati. Si tratta di investimenti miliardari, già in corso, che rafforzano la presenza dell’azienda sul continente.

Non solo: Microsoft ha anche preso un impegno legale forte. Se dovessero arrivare richieste da parte del governo statunitense (o di altri Paesi extra-UE) per accedere o bloccare dati in Europa, l’azienda è pronta a opporvisi in tribunale. Sono già pronti anche piani di emergenza, come la possibilità di salvare codice critico in Svizzera, a disposizione dei partner europei in caso di necessità.


Un comitato europeo per garantire trasparenza e rispetto delle regole

A coronare questa strategia, verrà istituito un comitato di governance europeo, formato da dirigenti con base nel continente, che avranno il compito di vigilare sull’operato locale dell’azienda e assicurare che ogni attività sia coerente con i valori e le normative dell’Unione Europea.


In conclusione

Con queste mosse, Microsoft si propone come partner affidabile per la trasformazione digitale dell’Europa, mettendo al centro la sovranità dei dati, la trasparenza e la conformità alle regole locali. Una scelta che guarda al futuro, dove il cloud sarà sempre più presente, ma anche più responsabile e controllato.

In arrivo la Faq Web Part in SharePoint con la potenza di Microsoft 365 Copilot

Sta arrivando in anteprima pubblica (il rilascio inizia alla fine di giugno 2025 e si completa entro la fine di luglio 2025) una nuova webpart in SharePoint online che permette di creare in maniera facile e veloce una lista di domande e risposte dandogli in pasto le informazioni tramite documenti word, PowerPoint, PDF, Loop e trascrizioni di meeting.

Alcune idee per sfruttare la Web Part FAQ:

  • Evento: Dettagli sull’evento, orari e logistica
  • Prodotto: Annunci di prodotto, aggiornamenti delle funzionalità e guide per l’utente
  • Policy: Procedure HR, IT, conformità e procedure operative standard

Come funziona

  1. Input di contenuti strutturati e non strutturati: La funzionalità accetta vari tipi di contenuti come input.
  2. Elaborazione basata sull’IA: Viene applicata un’elaborazione basata sull’intelligenza artificiale per estrarre e suggerire voci FAQ significative.
  3. Output organizzato: Vengono prodotti output organizzati e categorizzati delle FAQ.
  4. Affinamento manuale: Gli autori possono affinare manualmente queste voci per garantire contenuti di alta qualità e affidabili.

Facile condivisione e feedback

Una volta pubblicata, la tua FAQ è pronta per essere condivisa via email con un clic. Ogni interazione tramite lo strumento di feedback integrato aiuta a migliorare le risposte di Copilot e migliorare l’esperienza.

Domande frequenti

Quali sono i requisiti di licenza Copilot per questa funzionalità?

Il requisito di licenza dipende dal ruolo specifico di un utente. Le regole sono le seguenti:

  • Visualizzatori: Nessuna licenza Copilot richiesta.
  • Creatori e editori: È richiesta una licenza Microsoft 365 Copilot per creare e modificare il componente Web FAQ. Se manca la licenza, il componente Web non viene visualizzato nel selettore dei componenti Web.