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Azure Storage Discovery – Il nuovo servizio per la gestione intelligente degli storage

Microsoft ha reso disponibile in anteprima pubblica Azure Storage Discovery, un servizio completamente gestito che offre una visione unificata di tutti i dati archiviati su Azure Blob Storage all’interno della propria organizzazione.

Perché questo è importante?
Man man che la propria infrastruttura cloud cresce – tra abbonamenti diversi, regioni e carichi di lavoro – diventa più complesso tenere traccia dello stato dei dati. Azure Storage Discovery centralizza metriche, trend, configurazioni e anomalie, sostituendo script personalizzati e dashboard frammentarie.

Cosa ti permette di fare?

  • Riflettere su tutte le domande di governance e sicurezza: quanto spazio usi, quali regioni stanno crescendo di più, se ci sono blob poco utilizzati o configurazioni che non rispettano policy.
  • Avere report interattivi direttamente nel Portale Azure, con filtri per regione, performance, crittografia e tanto altro.
  • Analizzare enormi dataset, anche fino a un milione di storage account, in diverse sottoscrizioni e gruppi di risorse senza installare nulla.

Integrazione con Azure Copilot
Azure Storage Discovery si collega ad Azure Copilot, permettendo di porre domande in linguaggio naturale (es. “Qual è lo storage account con la crescita più rapida?”) senza scrivere query o script.

Come funziona

  1. Crei un workspace di Discovery: selezioni sottoscrizioni e gruppi risorse da monitorare.
  2. Definisci fino a 5 scope, ovvero raggruppamenti basati su workload, team o tag.
  3. Dopo l’attivazione, il servizio aggrega dati (capacità, transazioni, errori, configurazioni) e li rende disponibili nei report del portale.

Azure Monitor Baseline Alerts, come applicarli?

Azure Monitor Baseline Alerts (AMBA) è uno strumento avanzato e basato su policy che offre set di avvisi predefiniti per numerosi servizi Azure. Utilizzando dati storici sulle prestazioni e soglie dinamiche, AMBA permette di individuare anomalie reali limitando al contempo i falsi positivi e gli avvisi superflui.

Che cosa sono gli Azure Monitor Baseline Alerts?
AMBA nasce con l’obiettivo di rendere più semplice e coerente la gestione degli avvisi su tutta la tua infrastruttura Azure. Anziché configurare manualmente regole per ciascuna risorsa, AMBA si basa su linee guida collaudate fornite da Microsoft e dalla community. Gli avvisi sono classificati per categoria di servizio, permettendoti così di identificarli e attivarli facilmente in base alle tue esigenze.

Avvisi Dinamici vs Avvisi Statici

I sistemi di avviso tradizionali spesso si basano su soglie statiche che possono generare troppo rumore durante periodi di variazioni normali. AMBA migliora questo approccio utilizzando soglie dinamiche:

  • Soglie Dinamiche: Si adattano automaticamente in base ai dati storici e ai modelli di utilizzo.
  • Rilevamento Intelligente: Utilizza il machine learning per perfezionare gli avvisi, riducendo i falsi positivi e garantendo notifiche tempestive.

Servizi Chiave e Loro Metriche

AMBA organizza gli avvisi in base ai servizi Azure, permettendoti di distribuire un set personalizzato di avvisi in tutto l’ambiente. Ecco alcuni esempi:

Calcolo

  • Macchine Virtuali Azure e Scale Set: monitora l’utilizzo della CPU, il consumo di memoria, le operazioni di I/O su disco e il traffico di rete.
  • Azure App Service: genera avvisi sui tempi di risposta, errori HTTP e stato generale dell’applicazione.

Database

  • Azure SQL Database: monitora l’uso di DTU o vCore, le prestazioni delle query e le query bloccate.
  • Cosmos DB: monitora la capacità di throughput, la latenza e le metriche di consistenza.

Rete

  • Reti Virtuali e Application Gateway: controlla la connettività, la latenza e la perdita di pacchetti.
  • Load Balancer: avvisa in caso di istanze backend non funzionanti e modelli di traffico insoliti.

Archiviazione

  • Account di Archiviazione Azure: monitora disponibilità, utilizzo della capacità e throughput per i diversi livelli di archiviazione.

Ogni servizio dispone di un set di regole di avviso preconfigurate che possono essere distribuite tramite Azure Policy, modelli ARM o Bicep.

Come iniziare?

Inizia esplorando la pagina dei servizi AMBA per capire quali avvisi sono disponibili per le tue risorse:
https://azure.github.io/azure-monitor-baseline-alerts/services

Per ulteriori indicazioni sulle migliori pratiche, consulta il Azure Well-Architected Framework su Monitoraggio e Avvisi:
https://learn.microsoft.com/en-us/azure/well-architected

Ottimizza i Costi Azure: Scopri i Cambiamenti nei Rapporti di Flessibilità delle VM

A partire dal 4 settembre 2025, Microsoft aggiornerà i rapporti di flessibilità delle dimensioni delle istanze per le prenotazioni di Azure, inclusi Virtual Machines (VM), Azure Redis Cache e Dedicated Host. Questi cambiamenti mirano a ottimizzare l’applicazione degli sconti delle prenotazioni all’interno dei gruppi di flessibilità delle dimensioni delle istanze e dei rispettivi SKU .

Cosa cambia?

La flessibilità delle dimensioni delle istanze consente di applicare lo sconto della prenotazione a diverse dimensioni di VM all’interno dello stesso gruppo di flessibilità. Ogni dimensione ha un “rapporto di normalizzazione” che determina quante istanze di quella dimensione possono essere coperte da una prenotazione. Ad esempio, una Standard_DS4_v2 ha un rapporto di 8, il che significa che una prenotazione per una Standard_DS4_v2 copre l’equivalente di 8 Standard_DS1_v2 .

Con i nuovi aggiornamenti, questi rapporti di flessibilità delle dimensioni cambieranno, il che potrebbe influire sulla copertura delle tue prenotazioni. Se il rapporto aumenta, la copertura della prenotazione potrebbe diminuire, portando a costi aggiuntivi. Al contrario, se il rapporto diminuisce, la prenotazione potrebbe coprire più VM .

Cosa dovresti fare?

  1. Verifica gli SKU interessati: Controlla l’elenco degli SKU con i rapporti di flessibilità aggiornati per capire se le tue risorse saranno influenzate.
  2. Monitora l’utilizzo delle prenotazioni: Dopo il 4 settembre, esamina l’utilizzo delle tue prenotazioni per comprendere come i nuovi rapporti influenzeranno la copertura.
  3. Aggiusta le tue prenotazioni:
    • Se le tue prenotazioni sono sottoutilizzate, considera l’esecuzione di più SKU dello stesso servizio o l’adozione di un Azure Savings Plan per aumentare i risparmi.
    • Se le tue prenotazioni sono completamente utilizzate, valuta l’acquisto di ulteriori prenotazioni o Savings Plans per ottimizzare i costi

Altri cambiamenti correlati

  • Politica di scambio delle prenotazioni: Microsoft ha esteso la disponibilità degli scambi di prenotazioni per le VM, Dedicated Host e App Service fino a nuovo avviso. Tuttavia, gli scambi tra serie di istanze o regioni non saranno più supportati .
  • Azure Savings Plan: Se le tue esigenze di capacità sono più dinamiche, potresti considerare l’adozione di un Azure Savings Plan, che offre flessibilità automatica e può essere più adatto per carichi di lavoro in evoluzione .

Azure Blob Storage a supporto dello spazio SharePoint: la scelta più economica

Ogni tenant Microsoft 365 con almeno 1 licenza che contiene il prodotto SharePoint (es Microsoft 365 Business Basic) ottiene 1TB di spazio SharePoint + 10 Gb per ogni licenza abilitante (tenant commerciali).

Per calcolare quanto spazio dovremmo avare di SharePoint nel nostro tenant ci viene in aiuto m365maps con un nuovo strumento: il Tenant Storage Calculator che ci restituisce lo storage teorico sulla base delle licenze:

SharePoint online è però alla base di quasi tutti gli strumenti presenti in Microsoft 365 ed è quindi molto facile saturare velocemente lo spazio assegnato by default.

E se ho bisogno di più spazio?

La soluzione più semplice è l’acquisto delle licenze Office 365 Extra File Storage che permette di aggiungere spazio a SharePoint al costo di 2,28 € / GB / anno (prezzo di listino).
Ipotizzando quindi di aver bisogno di 15 TB di spazio aggiuntivo il costo annuo sarà di circa 35.000 €.

Come posso risparmiare?

Il metodo più efficace per risparmiare storage SharePoint e quindi ridurre i costi è identificare i siti SharePoint inutilizzati e procedere alla cancellazione degli stessi ove possibile.

Se non è possibile cancellare i siti (ad esempio conservazione per questioni legali) ma i contenuti non vengono più consultati è possibile utilizzare la funzionalità di Microsoft 365 Archive che permette di archiviare in modalità “offline” i siti SharePoint e risparmiare circa il 75% del costo. La fatturazione avviene tramite il modello Pay-As-You-Go attraverso una sottoscrizione Azure collegata a SharePoint Premium.

Confronto fra Microsoft 365 Archive e Office 365 Extra File Storage

FunzionalitàMicrosoft 365 ArchiveOffice 365 Extra File Storage
🗂️ ScopoArchiviazione a lungo termine e a basso costo per siti SharePoint inattiviEspansione della capacità di archiviazione attiva in SharePoint Online
💰 Costo~$0,05/GB/mese (a consumo)~$0,20/GB/mese (tariffa standard di archiviazione SharePoint)
🔄 Tipo di datiInteri siti SharePoint (l’archiviazione a livello di file arriverà nel 2026)File e siti attivi in SharePoint Online
🔍 RicercabilitàStrumenti di ricerca e conformità attivi per gli amministratori; ricerca limitata per gli utentiCompletamente ricercabile da utenti e amministratori
🔐 Conformità e SicurezzaMantiene le funzionalità di Microsoft Purview (eDiscovery, conservazione, blocco legale)Tutte le funzionalità di conformità e sicurezza complete
🔄 RiattivazioneI siti possono essere riattivati con metadati e permessi intattiNon applicabile: i dati sono sempre “attivi”
🧠 Integrazione con CopilotI contenuti archiviati sono esclusi dalle query di Copilot (per progettazione)Inclusi nell’indicizzazione di Copilot
🛠️ GestioneGestito tramite SharePoint Admin Center o PowerShell; supporta l’automazione del ciclo di vitaGestito tramite SharePoint Admin Center
📅 Caso d’usoIdeale per archiviare siti di progetto, mantenere la conformità o alleggerire l’archiviazione attivaIdeale per espandere l’archiviazione quando si raggiunge la quota del tenant

Azure Blob Storage a supporto di SharePoint

Per chi come me ha fatto installazioni di SharePoint on-prem e si è trovato a litigare con i Content Database si ricorderà della funzionalità “Remote Blob Storage” di SQL che permetteva di spostare su una share di rete il contenuto binario dei file e alleggerendo così i Database SQL.

Con SharePoint onLine possiamo spostare i file su un Azure Blob storage risparmiando così circa il 50% sui costi ma mantenendo i siti accessibili e consultabili.

Questa funzionalità non è disponibile Out of the Box ma richiede l’utlizzo di terze parti. Uno strumento che permette questa configurazione si è Layer-2 ShArc.

ShArc permette di decidere su quali siti applicare le regole di Offload, impostare delle condizioni come la dimensione dei file e il numero minimo di settimane dell’ultima modifica dei file da spostare.

Quando un utente apre un file precedentemente archiviato, ScArc procede in maniera trasparente al “recupero” del file.

Vantaggi per i partner Microsoft

Anche i partner Microsoft ottengo vantaggi con la soluzione Azure Blob Storage e Microsoft 365 Archive: mentre le licenze Office 365 Extra File Storage non prevedono la maturazione di alcun incentivo, Azure Blob Storage e Microsoft 365 Archive permettono di aumentare i consumi Azure e quindi far maturare incentivi ai partner ideonei.

Azure Saving Plan cos’è e come funziona?

L’Azure Saving Plan è un metodo semplice e flessibile per risparmiare rispetto ai prezzi pay-as-you-go (PAYG), impegnandosi a spendere una certa somma oraria per 1 o 3 anni.
Esempio: 20€ all’ora per 1 anno.

Rispetto alle reservation, i saving plan sono ideali per carichi di lavoro dinamici o ambienti in cambiamento.
Microsoft dichiara uno sconto fino al 65%, ma in pratica varia tra l’15% e il 65%, in base a:

  • tipo di istanza
  • area geografica
  • utilizzo effettivo

Simulazione di risparmio:

  1. Vai su Azure Pricing Calculator
  2. Seleziona una Virtual Machine nella region desiderata
  3. Seleziona la durata del Saving Plan (1 o 3 anni)

Confrontando, ad esempio, il costo di una VM Windows D2v3 attivata in Italy North si ottengono i seguenti costi (23/06/2025):

  • Pay as you Go: 131,76 €
  • Saving Plan per 1 anno: 118,02 € (circa 19 % di sconto)
  • Saving Plan per 3 anni: 100,66 € (circa 43 % di sconto)
  • Reserved Instance 1 anno: 101,16 € (circa 42 % di sconto)
  • Reserved Instance 3 anni: 86,56 € (circa 62 % di sconto)

Come si può notare la Reserved Instance rimane la scelta più economica ma di seguito vi spiego i vantaggi del Saving Plan


Come funziona un Piano di Risparmio Azure?

Con il Saving Plan ci si impegna a consumare una spesa oraria per una durata stabilita (1 o 3 anni).
Microsoft applica automaticamente lo sconto fino all’importo orario impegnato

  • Se consumi meno: paghi comunque l’intero importo.
  • Se superi: l’eccedenza viene fatturata a prezzo PAYG.

Esempio: se ti impegni a 15€ / ora ma consumi solo 13 €, i residui 2€ si possono usare nello stesso intervallo orario, ma non si accumulano per le ore successive.

Quando si crea un Saving Plan si possono configurare le seguenti impostazioni:

  • Spesa oraria
  • Durata (1 o 3 anni)
  • Ambito (scope)
  • Modalità di pagamento (mensile o anticipato)

L’ambito predefinito è condiviso tra tutte le sottoscrizioni, ma può essere cambiato a gruppo di risorse, singola sottoscrizione o gruppo di gestione.


Servizi coperti dal Piano di Risparmio Azure per il Calcolo

  • Tutte le serie di VM (escluse BareMetal e Av1)
  • Azure Kubernetes Service (AKS)
  • Azure Databricks
  • Azure Virtual Desktop (AVD)
  • Azure Functions (Premium)
  • App Service (Premium v3, Isolated v2)
  • Azure Container Instances
  • Azure Dedicated Hosts
  • Azure Spring Apps Enterprise

Pro e Contro dei Piani di Risparmio

Vantaggi:

  • Risparmio fino al 65%
  • Applicazione automatica
  • Flessibilità su regioni, VM, OS
  • Diverse opzioni di pagamento
  • Prevedibilità dei costi
  • Ambito personalizzabile
  • Valido in più regioni

Svantaggi:

  • “Usalo o perdilo”: paghi anche se non usi
  • Nessuna cancellazione o rimborso
  • Non copre software, rete o storage
  • Richiede impegno
  • Meno risparmio rispetto a Reserved Instances
  • Limitato alle risorse di calcolo

Meglio Azure Reservations o Savings Plans?

CaratteristicaReservationsSavings Plans
FlessibilitàBassaAlta
ScontoPiù altoPiù basso
Vincoli su VMSpecificiNo
Vincoli su RegionVincolataNo
Cancellabile?ParzialmenteNo

Per ottenere il massimo del risparmio conviene utilizzare sia le Azure Reservation che i Saving Plan:


Per maggiori dettagli visita questa pagina: https://learn.microsoft.com/it-it/azure/cost-management-billing/savings-plan/savings-plan-compute-overview

Aggiornamento del sistema operativo Azure Local a una nuova versione

Il 31 Ottobre 2025 finirà il supporto per Azure Local, con sistema operativo versione 25398.xxxx (23H2).
Da quella data, non verranno più forniti aggiornamenti mensili di sicurezza e qualità; l’assistenza Microsoft sarà disponibile solo per supporto all’upgrade.
I sistemi continueranno a funzionare normalmente, la fatturazione non verrà interrotta e le funzionalità di registrazione e riparazione resteranno operative.

E’ ovviamente caldamente suggerito procedere quanto prima all’aggiornamento dei sistemi, sono disponibili diverse opzioni per passare ad Azure Local con OS versione 26100.xxxx (24H2), a seconda del contesto di partenza:

Scenario 1 – Se si utilizza già Azure Local con OS 25398.xxxx, non è richiesta alcuna azione: l’aggiornamento verrà applicato automaticamente via “solution update” 2509 quando sarà rilasciato. Chi lo desidera può richiedere un opt-in per ricevere la versione 26100.xxxx prima del rilascio 2509, con supporto in produzione.

Scenario 2: utenti su Azure Stack HCI 22H2 (20349.xxxx) possono ora eseguire un upgrade diretto alla 24H2 (26100.xxxx) usando i media scaricabili e PowerShell, saltando la versione 23H2 per ridurre riavvii e impatti sulla manutenzione.
Al termine dell’upgrade OS sarà necessario completare i task post-aggiornamento e verificare la readiness dell’infrastruttura alla soluzione aggiornata. La “solution upgrade” sulla 24H2 non è ancora abilitata, ma verrà presto resa disponibile.

Scenario 3: se si è già aggiornato alla 23H2 (25398.xxxx) senza applicare la “solution upgrade”, è consigliato completare i task post aggiornamrento OS, convalidare la readiness e procedere all’upgrade della soluzione.

Azure Charts: la mappa dinamica e interattiva dell’ecosistema Microsoft Azure

Azure Charts è un progetto creato da Alexey Polkovnikov, Cloud Solution Architect, con l’obiettivo di offrire una visione interattiva, completa e sempre aggiornata dello stato dell’ecosistema Microsoft Azure. Si tratta di una piattaforma indipendente, non ufficialmente affiliata a Microsoft, che raccoglie e organizza in modo visuale una vasta gamma di informazioni utili su servizi, aggiornamenti, funzionalità e metriche di Azure. Nonostante sia costruita con strumenti Microsoft e aggiornata automaticamente tramite Azure Functions e Azure DevOps, il progetto non è coperto da alcun SLA.

Alla base del progetto c’è un approccio altamente ingegnerizzato all’informazione cloud, definito dall’autore come “Cloud Charts Manifesto”. Azure Charts raccoglie dati da fonti pubbliche come Microsoft.com, YouTube, StackOverflow, GitHub e modelli GPT, e li struttura per permettere agli utenti di navigare facilmente tra le novità, i livelli di disponibilità (SLA), i tipi di servizi offerti e gli aggiornamenti annunciati.

Oltre a essere uno strumento di consultazione, Azure Charts funge anche da guida all’apprendimento e da supporto architetturale: propone infatti percorsi di formazione dinamici, esempi pratici, integrazioni con Azure Portal e SharePoint, e una serie di visualizzazioni utili a sviluppatori, architetti cloud e decisori IT.

In definitiva, Azure Charts si presenta come una risorsa preziosa per chi desidera tenere sotto controllo l’evoluzione di Azure in tempo reale, sfruttando un’interfaccia intuitiva e una struttura informativa curata nei dettagli.

Visita il sito Azure Charts: https://azurecharts.com/

Microsoft punta sul cloud “sovrano” in Europa: più controllo e sicurezza per dati e servizi digitali

Microsoft ha deciso di investire ancora di più in Europa, offrendo alle aziende e alle istituzioni pubbliche nuove soluzioni cloud pensate per garantire massimo controllo, trasparenza e sicurezza nella gestione dei dati. L’obiettivo? Dare ai clienti europei strumenti concreti per proteggere i propri dati e restare sempre in linea con le leggi dell’Unione Europea.

Una nuova offerta: il Sovereign Cloud privato

La novità principale riguarda l’introduzione – in anteprima – di un nuovo cloud privato sovrano. Si tratta di un ambiente cloud dedicato, altamente sicuro, progettato per chi lavora in settori delicati (come sanità, pubblica amministrazione o finanza), e ha bisogno di tenere i dati interamente sotto controllo europeo.

Questa soluzione è pensata per essere flessibile: può funzionare in modo isolato oppure essere integrata con altri servizi cloud di Microsoft. In ogni caso, l’accesso remoto ai sistemi sarà gestito solo da personale Microsoft europeo, autorizzato e monitorato in tempo reale, per garantire che tutto avvenga nel pieno rispetto delle leggi UE.

Il ruolo del Data Guardian: protezione e supervisione

Microsoft ha anche annunciato l’introduzione della figura del Data Guardian, un “custode dei dati” incaricato di vigilare sul rispetto della sovranità digitale. Questo significa che soltanto dipendenti Microsoft residenti in Europa potranno intervenire nei sistemi europei, e ogni accesso sarà controllato con la massima trasparenza.

Questa novità rafforza l’impegno già esistente dell’azienda con l’EU Data Boundary, il piano che punta a mantenere tutti i dati dei clienti europei all’interno del territorio UE.


Cloud Privato Sovrano con Azure Local e Microsoft 365 Local

Oltre a rafforzare i controlli negli ambienti di cloud pubblico, Microsoft si preoccupa anche dei scenari che richiedono che determinati carichi di lavoro vengano eseguiti in un ambiente fisico sotto il pieno controllo del cliente.

Azure Local fornisce i servizi cloud Microsoft direttamente presso le sedi dei clienti, consentendo alle organizzazioni di soddisfare requisiti specifici di residenza dei dati e sovranità. Include le funzionalità principali di Azure — come calcolo, archiviazione, rete e servizi di virtualizzazione — offrendo al contempo un’esperienza coerente sia per la gestione sia per gli sviluppatori.

Azure Local è ideale per erogare servizi più vicini al luogo in cui i dati vengono generati o regolamentati, sia all’interno del paese, on-premise o in data center gestiti da partner.


Annuncio di Microsoft 365 Local

Microsoft 365 Local offrirà ai clienti un’opzione aggiuntiva combinando il software server di produttività Microsoft in un ambiente Azure Local che potrà essere eseguito interamente nel data center del cliente.

Questo fornisce un quadro semplificato per la distribuzione e la gestione, consentendo alle organizzazioni di eseguire i server di produttività affidabili di Microsoft in ambienti sotto il loro pieno controllo.

Basato sull’architettura di riferimento validata e alimentato da Azure Local, Microsoft 365 Local permette ai clienti di distribuire carichi di lavoro di produttività Microsoft, come Exchange Server e SharePoint Server, nei propri data center o in ambienti cloud sovrani — con pieno controllo su sicurezza, conformità e governance.

Il Private Sovereign Cloud è progettato per governi, industrie critiche e settori regolamentati che devono rispettare i più alti standard in termini di residenza dei dati, autonomia operativa e accesso disconnesso.


Crescita dei data center e garanzie legali per l’Europa

Per supportare tutte queste novità, Microsoft ha annunciato un importante piano di espansione infrastrutturale: nei prossimi due anni, il numero dei data center presenti in Europa aumenterà del 40%, coprendo almeno 16 Stati. Si tratta di investimenti miliardari, già in corso, che rafforzano la presenza dell’azienda sul continente.

Non solo: Microsoft ha anche preso un impegno legale forte. Se dovessero arrivare richieste da parte del governo statunitense (o di altri Paesi extra-UE) per accedere o bloccare dati in Europa, l’azienda è pronta a opporvisi in tribunale. Sono già pronti anche piani di emergenza, come la possibilità di salvare codice critico in Svizzera, a disposizione dei partner europei in caso di necessità.


Un comitato europeo per garantire trasparenza e rispetto delle regole

A coronare questa strategia, verrà istituito un comitato di governance europeo, formato da dirigenti con base nel continente, che avranno il compito di vigilare sull’operato locale dell’azienda e assicurare che ogni attività sia coerente con i valori e le normative dell’Unione Europea.


In conclusione

Con queste mosse, Microsoft si propone come partner affidabile per la trasformazione digitale dell’Europa, mettendo al centro la sovranità dei dati, la trasparenza e la conformità alle regole locali. Una scelta che guarda al futuro, dove il cloud sarà sempre più presente, ma anche più responsabile e controllato.

Inclusione dei costi delle Reservation nei report e altre novità del Cost Management

A partire da marzo 2025, Microsoft ha introdotto la possibilità di visualizzare i costi delle Reservation direttamente nel report dei costi di Azure, sia come “Actual Cost” (costo effettivo) che come “Amortized Cost” (costo ammortizzato).

Questa funzionalità consente di associare i costi delle riserve alle risorse effettivamente utilizzate e facilitare la gestione dei costi.

Ma questa è solo una delle novità recentemente introdotte sul Cost Management; scopri le altre:

Suggerimenti di Copilot

Copilot è un ottimo modo per ottenere risposte alle tue domande sui costi utilizzando il linguaggio naturale. Con la funzionalità “Visualizza in Cost analysis”, puoi anche navigare direttamente in Cost analysis per una vista personalizzata basata sul tuo prompt.

Sono stati aggiunti esempi di prompt nella pagina panoramica per incoraggiare e guidare gli utenti a interagire con Copilot in modo più efficace. Questi suggerimenti sono progettati meticulosamente per guidare gli utenti attraverso funzionalità essenziali come la suddivisione dei costi attuali, il confronto dei costi tra periodi diversi e la previsione, il tutto senza incontrare problemi legati alla progettazione del prompt.

Prova i suggerimenti di esempio oggi stesso e scopri come Copilot può aiutarti a gestire i tuoi costi.

FOCUS di apprendimento: Introduzione di un formato di dati di fatturazione aperto

La FinOps Open Cost and Usage Specification (FOCUS) è un’iniziativa innovativa per definire un formato comune per i dati di fatturazione che consenta alle organizzazioni di comprendere meglio i modelli di costo e utilizzo e ottimizzare la spesa e le prestazioni, indipendentemente dal cloud, dai servizi Software as a Service (SaaS) o dai servizi on-premises che utilizzi. Come nuovo linguaggio di FinOps, FOCUS consente ai professionisti di collaborare in modo più efficiente ed efficace con i colleghi in tutta l’organizzazione e persino massimizzare la trasferibilità e l’onboarding per i nuovi membri del team, facendo partire le persone più rapidamente.

Novità dell’aggiornamento 2503 di Azure Local

Ecco le principali novità introdotte nell’aggiornamento 2503 di Azure Local, rilasciato il 31 marzo 2025:


🛠️ Installazione delle estensioni

Le estensioni non vengono più installate durante la registrazione delle macchine in Azure Local. Invece, vengono installate durante la fase di validazione della macchina, prima dell’effettivo deployment. Questo approccio garantisce che le estensioni siano correttamente distribuite, migliorando il tasso di successo complessivo.Microsoft Learn


🧩 Configurator App

La precedente interfaccia “Local UI” è stata deprecata. Microsoft ha lanciato in anteprima la “Configurator App for Azure Local”. Questa applicazione consente di registrare le macchine Azure Local, eseguire uno script di bootstrap su ciascuna di esse, configurare le impostazioni di rete e installare le estensioni necessarie di Azure Arc. Una volta completato il processo, le macchine saranno pronte per il deployment dell’ambiente tramite il portale Azure.


🚀 Deployment delle versioni

A partire da questa release, è possibile distribuire la versione corrente di Azure Local direttamente dal portale Azure. Per distribuire una versione precedente, è necessario utilizzare un template Azure Resource Manager (ARM) corrispondente alla versione desiderata.


🔐 Connessione a una VM Arc su Azure Local tramite SSH e RDP su SSH

È ora possibile connettersi a una macchina virtuale (VM) di Azure Local utilizzando i protocolli SSH o RDP su SSH, senza la necessità di visibilità diretta (line of sight) all’interno della rete dell’host. Questa funzionalità semplifica l’accesso remoto alle VM in ambienti protetti.


📊 Dashboard delle metriche di performance di Azure Local

È stato introdotto un nuovo dashboard con oltre 60 metriche per il monitoraggio delle performance. È possibile accedervi tramite Azure Monitor o il sistema Azure Local nel portale. Il dashboard offre due visualizzazioni principali: Microsoft Learn

  • Single Cluster Performance Metrics: fornisce una vista dettagliata per una risorsa specifica, suddivisa per Logical Unit Number (LUN).
  • Multi Cluster Performance Metrics: offre una vista a livello di più cluster per monitorare le performance su larga scala.

Per utilizzare il dashboard, è sufficiente assicurarsi che l’estensione TelemetryAndDiagnostics sia installata. Le metriche disponibili includono performance di storage, rete e calcolo, come operazioni di lettura/scrittura su disco, latenza, utilizzo della CPU e della memoria, e traffico di rete. Queste informazioni aiutano a identificare colli di bottiglia e ottimizzare le risorse.


🛠️ Nuovo strumento diagnostico di supporto per Azure Local

È stato introdotto uno strumento diagnostico che consente di identificare problemi comuni senza la necessità di conoscenze approfondite del prodotto. Lo strumento offre:

  • Installazione e aggiornamenti semplificati tramite PowerShell Gallery.
  • Verifiche diagnostiche basate su problemi comuni e dati di telemetria.
  • Raccolta automatica dei dati necessari per fornire supporto a Microsoft.
  • Aggiornamenti regolari con nuovi controlli e comandi utili per la gestione e la risoluzione dei problemi.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il repository ufficiale su GitHub. GitHub


🔐 Politiche WDAC per Veeam e Commvault

Windows Defender Application Control (WDAC) per Azure Local è una funzionalità di sicurezza che limita le applicazioni che possono essere eseguite sulle macchine Azure Local, consentendo solo software firmato e considerato attendibile. Per consentire l’esecuzione di software di terze parti come Veeam e Commvault, è necessario aggiungere politiche supplementari. Microsoft ha rilasciato le politiche WDAC per Veeam Backup & Replication e Commvault, compatibili con le versioni 23H2 e successive di Azure Local.


🔄 Aggiornamento dell’interfaccia utente per gli aggiornamenti

Microsoft ha rinnovato l’interfaccia utente per la gestione degli aggiornamenti, offrendo una panoramica più chiara e organizzata. Questa modifica facilita la gestione e il monitoraggio degli aggiornamenti delle macchine Azure Local.


🔌 Supporto per la configurazione switchless a 4 nodi

È stata aggiunta la documentazione per supportare una configurazione switchless a 4 nodi, che consente una distribuzione più efficiente e resiliente delle risorse. Questa configurazione è particolarmente utile in scenari di alta disponibilità e ridondanza.


⚠️ BSOD dopo l’installazione dell’aggiornamento cumulativo di marzo 2025

È stato segnalato che l’aggiornamento cumulativo di marzo 2025 per Windows Server 2025, 23H2, 2022 e 2019 può causare un Blue Screen of Death (BSOD) con un codice di errore 0x00000149. Microsoft ha confermato che è prevista una correzione per l’aggiornamento di aprile 2025 e raccomanda di rimuovere l’aggiornamento interessato.